L’AIMMF E LA PAS

AIMMF è la sigla dell’Associazione Italiana dei Magistrati per i Minorenni e la Famiglia.

PAS è la sigla di Parental Alienation Syndrome (sindrome di alienazione genitoriale).

L’AIMMF è sicuramente la più importante, e prestigiosa, associazione che riunisce i magistrati dei tribunali dei minori e delle sezioni famiglia dei tribunali ordinari.

La PAS è la malattia inesistente, proposta (meglio sarebbe dire ‘inventata’) nel 1985 da un medico statunitense, il Dr Richard Alan Gardner, per scagionare i padri violenti e abusanti dalle accuse stesse e per affidare loro i figli minori da loro maltrattati o abusati. In Italia la PAS è stata dichiarata priva di basi scientifiche dal Ministro della Salute nel 2012.

Gardner pubblicò il suo articolo fondamentale sulla PAS non in una rivista scientifica ma in una rivista di opinioni; mera opinione, quindi, di un medico che ha espresso anche delle ben precise opinioni favorevoli alla pedofilia.

Cosa ci fa, quindi, un articolo(*) che pubblicizza la PAS, la falsa malattia, la facile scappatoia giudiziaria per i padri violenti e abusanti, sul sito di una associazione di magistrati?

L’articolo citato pare essere a firma di un certo Guido Parodi; difficile capire le competenze del sig. Parodi, se giuridiche, psicologiche, o nessuna delle due; l’unico collegamento che si reperisce in rete è il seguente, dove il sig. Parodi viene qualificato quale Direttore di un presunto Centro di documentazione sulla PAS, ubicato a Genova. I link che rimandano al suo sito sono muti.

Già da tanti anni tale perversa opinione di un medico perverso viene utilizzata per dirimere giudizialmente le questioni inerenti l’affidamento dei figli minori, quando gli stessi rifiutino di frequentare il padre perché traumatizzati dal comportamento di quest’ultimo; sono tante le sentenze che, riprendendo CTU perverse, hanno modificato l’affidamento dei minori e rinchiuso bambini in comunità, in omaggio alla perversa opinione della PAS, riesumata poi come alienazione parentale o altre altrettanto perverse denominazioni.

Ma i magistrati, quando leggono nelle CTU riferimenti alle opinioni di Gardner, colui che la stampa dell’epoca ha ribattezzato come autentico mostro americano, non provano nemmeno un po’ di ribrezzo?

Come è possibile esprimere un giudizio in un processo di affidamento dei minori nel quale uno dei genitori viene accusato di abusi sessuali incestuosi, basandosi sull’opinione di Gardner per il quale l’incesto è “solo un’antica tradizione”?

Quanti bambini devono essere ancora torturati prima di capire che si sta sbagliando?

(*) Dopo la pubblicazione del post l’articolo è stato cancellato dal sito dell’AIMMF; difatti il link è muto. L’articolo può comunque essere ugualmente reperito sul webarchive, a questo link.

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